giovedì 2 luglio 2009

Finchè morte non ci separi


Era stata sempre una maniaca della pulizia e dell'igiene personale.
Questo ci aveva portato a mettere fine al nostro matrimonio dopo appena 5 anni;ero andato ad abitare a due isolati dalla casa dove avevo condiviso ogni spazio con lei ed era arrivata la sera in cui lei doveva venire da me,a firmare le pratiche per la separazione.
Avevo predisposto tutto;la casa in ordine ,come volevo io;anni a sopportare frasi tipo "togli le scarpe prima di entrare!"-"Non sporcare a terra"-"pulisci qui ed evita di toccare là"-
l'aspirapolvere costantemente tra i piedi e poi lucida -acciaio-legno -cotto,per bagno,cucina,salotto e ancora anti-tarme,anti-formiche,anti-tutto.
Finalmente avrei vuto la mia libertà,lontano da lei,ma prima mi sarei ripreso ogni momento di umiliazione subita,glielo avrei reso,per liberare anch'io la mia anima,piena di rabbia,rancore e voglia di esternare ogni insensata prevaricazione subita.
Al suono del citofono andai ad aprire la porta.
Bella nei suoi jeans Cavalli aderenti,sandali bianchi e una camicia casual bianca,con fiori stampati rossi e gialli;i suoi grandi occhi neri,messi ancor più in risalto dall'eyeliner e le labbra ,con un delicato rossetto che ne evidenziava la carnosita'.
Mi fissò indifferente e fredda ,facendosi spazio tra me e la porta;appena dentro rimase immobile;fu esterefatta dalle condizioni igieniche dell'appartamento;si girò verso me ,ma non ebbe il tempo di farlo completamente;la colpii alla testa con un ferro da stiro,che le fece perdere i sensi,come mi auspicavo.
Aprì gli occhi,ancora intontita e con una lunga riga rosso sangue che le scendeva giu',sul collo e sulla spalla destra.
Mi fissò terrorizzata,rendendosi conto di essere legata ad una sedia,mente io ridevo tenendo ora in mano una spugna e un flacone di alcool puro al 100%.
-"Oh ma come sei sporca in viso!Adesso ti disinfetto in un attimo"-
Lei,con gli occhi sbarrati,non riusciva a proferire parola.
Le svuotai il flacone in testa e con la spugna strofinai il collo,il viso e le spalle.
Adesso urlava di dolore.
"E no!Così disturbi i vicini...il volume è troppo alto!"
Le tappai la bocca con del nastro isolante e nel frattempo le giravo attorno.
"Ma questa camicia ha una macchia qui...sul colletto!Oh mia distrattona,adesso la sistemo io!"
Presi una bottiglia di acido muriatico e la versai sul colletto,ma purtroppo l'acido finì anche sulla schiena.
Cominciò a divincolarsi e a contorcersi pur legata.
"Ma che rumore fai con questa sedia!Sotto dormono,stai ferma!"
Con una sega da falegname mi avvicinai ai suoi piedi.
Lei piangeva,cercava di urlare bruciava dal dolore,ma faceva troppo rumore.
Dopo appena due colpi con la sega al piede sinistro,perse i sensi.
Bloccai l'emorragia con una lama di coltello arroventata,come avevo visto fare al cinema.
Riaprì gli occhi,distrutta e sembrava non stesse più riconoscendo neanche il posto in cui si trovava.
"Ho notato mia cara,che devi curare un pò di più l'igiene intima!Ti fermi troppo in superficie".
Abbassò gli occhi notando con terrore che aveva tra le gambe ,infilato in vagina,un tubo di ferro ,all'interno del quale giungeva una pompa.
"E' un metodo sicuro,non ti preoccupare.Ti puliro'..completamente!"
La pompa era collegata ad uno strano marchingegno.
"Questo è un motore a scoppio,collegato a quel contenitore di benzina!Appena lo accenderò,la benzina salirà su' per la pompa e da lì comincerà la sua ascesa verso le tue parti intime...!"
Lei faceva di no con la testa,mentre il dolore la stava uccidendo già da viva,la schiena bruciata,il viso deturpato e due moncherini al posto dei piedi.
"Shhh!Avrai tanti benefici da questa cura"
Accesi il motore e la benzina cominciò a farsi strada;mi resi conto che era arrivata all'obiettivo,quando lei cominciò a tremare e a fare movimenti sconnessi.
I nervi cominciarono ad abbandonarla;ma era quasi tutto finito;staccai la pompa dal motore e all'estremità libera,mi avvicinai con un accendino.
La fiamma salì velocissima e lei non ebbe il tempo di accorgersi di niente,che il fuoco si approprio' del suo ventre,fuoriuscendo dal corpo come fosse un vulcano;la morte arrivò credo in meno di tre minuti.
Le sparsi acqua tiepida e di quel che rimaneva ne riempii due sacchi di immondizia che andai subito a buttare.
Dentro casa,in meno di due ore,tutto splendeva e odorava piu' di prima;ero abituato all'igiene;e adesso fissavo le stanze,libere da ogni sorta di sporcizia e batteri...ed io libero da lei.

5 commenti:

  1. Ehm...devo fare le valigie prima che accada il peggio :)))hihiihiih

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  2. Ma lui ha dato di testa dopo o era già più maniaco di lei?
    Oh Zagaruzza, e se ce la dessimo a gambe? Pure il mio scrive certe cosette che, dopo averle lette, lo guardi e pensi..ma questo chi é? :)
    Scherzo, mi è piaciuto.))

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  3. Lui scrive certe cose,io anche...ma non è che per caso siete voi che ci portate a immaginare determinate situazioni?:-)

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  4. caspita!!!! pulp e splatter con risvolti igienico-sanitari. Meglio non farti incazzare a te :D

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  5. E' l'emorragia bloccata con la lama di coltello arroventata che mi fa un po' senso. Credo che Zagara dovrebbe tenere una borsa con il necessario sempre pronta, non si sa mai :)
    Mi è piaciuto questo raccontino romantico. :)
    Ciao Giovanni

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