lunedì 14 dicembre 2009

Psicopatologia del vittimismo paranoico egocentrico



La paranoia,inquadrata nosologicamente da Kraeplin,colpisce soggetti particolarmente reattivi in cui provoca irrigidimento della personalità,con sopravvalutazione di sé,intransigenza e scarsa adattabilità ambientale.
Il paranoico, proietta su altri gli atteggiamenti che lo riguardano,a cui attribuisce carattere di odio anziché di amore.
Il vittimismo viene definito sull’enciclopedia medica Larousse-Rizzoli,come atteggiamento psico-affettivo,derivante da masochismo psichico con componente esibizionistica,riscontrabile in alcuni nevrotici.
Come si nota,la componente egocentrica,rientra nelle due patologie suddette.
Il P.V. egocentrico si lega fortemente a chi accondiscende alle proprie esigenze psichiche,quindi alla persona che lo compatisce o che da’ ragione in ogni situazione;per queste persone ,sarebbe in grado di dare tutto se’ stesso,ma è vero anche che se solo si osasse contraddirlo,quell’ossessione affettiva si trasformerebbe a odio viscerale e anche la vendetta del p.V.E. sarebbe eccessiva.
L’amicizia si trasforma in puro tornaconto personale,nell’avere accanto qualcuno che appoggi le proprie azioni.
Violento e insolente nel linguaggio,il P.V.E. riesce ad avere una personalità camaleontica e contraddittoria.
E’ un atteggiamento che oggi va per la maggiore,se solo si nota che ad es. il presidente del consiglio attuale ,come tanti esponenti politici odierni,lo utilizzano per attrarre a se simpatie di gente predisposta alla compassione.
Tra le genti comuni,si traduce semplicemente in un continuo cambio di amicizie e di stimoli e spesso la sindrome si accompagna a profondi e complessi sviluppi della vita sessuale del P.V.E.
Essere commiserati,assecondati,giustificati,è questo che il P.V.E. ricerca in una persona che diventa totalmente di proprio dominio,sia essa amico/a ,marito ,moglie o compagno.
Non assecondarli,esporre chiaramente progetti che non collimano con i loro,significa relegarli fuori dalla societa’,che loro vedono come sfera circondante il proprio nucleo.
Essi sono cosi'e chi gli sta vicino loro deve essere come loro o diventa acerrimo nemico;e' da qui che nasce la difficolta’ estrema all’approccio con il soggetto,in quanto è deleterio assecondarlo e ancor peggio contraddirlo,unica soluzione è da ricercarsi in una profonda e accurata psicanalisi,accompagnata a cure psichiatriche atte al ridimensionamento del fenomeno.
Ad oggi poco si capisce di questa sindrome,si sa solo che la dissociazione del P.V.E. colpisce anche chi cerca di stargli accanto,in quanto la societa’ vede nell’iperprotezione una sorta di fallimentare e sbagliata forma di aiuto.

5 commenti:

  1. Parole sante, ma comprendiamo.
    Ciao il mio ultimo post e dedicato in particolare a te.
    Grazie e baci.

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  2. l'ho vissuto e sto scappando cercando di tranciare tutti i possibili legami....e' massacrante starci vicino...destabilizzante...impoverisce!

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  3. Vorrei condividerlo sul mio profilo Facebook, come si fa??

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  4. Grazie dell'articolo, mi servirà. Saluti

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  5. Cosa deve fare un marito con una moglie così? Scappare? Lasciarla? Suicidarsi?

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