sabato 9 gennaio 2010

Termini Imerese-stato d'assedio.


Giorno 22 Dicembre,due prima delle festivita’ natalizie,l’ad del Lingotto,Sergio Marchionne,annuncia che da dicembre 2011 ci sara’ lo stop della produzione auto a Termini Imerese.
«L'unico modo per risolvere il nodo Termini sarebbe spostare la Sicilia e metterla vicino a Piemonte o Lombardia. Se Lombardo è capace di fare questo, che Dio lo benedica»,ha continuato con astio lo stesso ad,dopo le proteste di varie parti sociali alla notizia.
La prima constatazione da fare è che,non preservando il presidio industriale,il territorio stesso sara’ sempre piu’ lasciato nelle mani della mafia,che trova un ottimo punto di prelievo manodopera nella disperazione di chi perde il posto di lavoro e deve mantenere se’ e la sua famiglia.
Si parla dell’interessamento del gruppo cinese Chery che sarebbe disponibile a valutare il dossier Termini Imerese se la Fiat dovesse mettere sul mercato lo stabilimento siciliano, dopo aver deciso di non produrre più auto, a partire dal 2012.Sicuramente l’interesse del gruppo cinese alla fabbrica siciliana,non sarebbe dettato dalla volonta’ di preservare i posti di lavoro,bensì da quella di crearsi uno snodo importante verso il mercato nordafricano che interessa fortemente la politica economica di Pechino.
Nello stabilimento fiat e nelle aziende dell’indotto lavorano circa 2200 persone,in un’area dove il livello di disoccupazione è doppio rispetto al resto d’Italia, il territorio stesso, negli ultimi quarant'anni, ha sacrificato il turismo e la sua splendida costa subendo una destinazione industriale che ora potrebbe svanire per mano di un piano industriale che vuol chiudere una positiva esperienza produttiva di auto a Termini Imerese (come risulta anche dall’appello dell’amministrazione comunale).
Marchionne ha anche annunciato che per porre un limite ai danni saranno investiti 8 miliardi di euro in due anni per il piano Italia,ma ha dimenticato a precisare che saranno fondi destinati perlopiu’ alla ricerca e sviluppo e finiranno in altre strade, quelle della globalizzazione in Serbia, Turchia, forse India e Cina;resta da capire quali dei 17 nuovi modelli annunciati dal Lingotto per i prossimi due anni (più 13 restyling) saranno davvero “made in Italy”, alla luce anche delle nuove sinergie con Chrysler, che porteranno ad esempio in Usa la produzione dei motori 1.4 MultiAir a benzina.
30 anni fa,fu la stessa regione Sicilia ad investire in questo progetto di industrializzazione della zona est di Termini,su terreni prima interessati da coltivazioni specializzate e destinate a quello che doveva essere l’inizio di un forte sviluppo industriale della zona stessa.
Oggi la Fiat precisa che la dismissione dello stabilimento è da collocare alla produzione continuamente in perdita;preciserei invece che tutta la gestione dell’area è stata fallimentare:non si è riusciti a creare un piu’ ampio settore dell’indotto;non si è creato uno sbocco commerciale con gli altri paesi del mediterraneo e non si sono realizzate infrastrutture sulle quali molti politici hanno costruito la propria campagna elettorale(vedi il porto di Termini).
Tutto cio’ dovuto alla massiccia presenza della mafia e alla non volonta’ di combatterla;si sono create le solita lobby clientelari e le risorse per le infrastrutture sono state disperse in migliaia di rivoli per alimentare clientele esigenti e affamate.
Alla notizia della chiusura varie sono state le reazioni sindacali:
"Siamo molto amareggiati per la decisione della Fiat, ufficializzata da Sergio Marchionne, di non produrre piu' auto a Termini Imerese. Non possiamo accettarlo. La reazione del sindacato e dei lavoratori sarà dura”-afferma il segretario della Uilm di Palermo, "Marchionne con questo piano non solo manda alla fame i lavoratori, Termini Imerese e Pomigliano d'Arco in primis, ma chiede addirittura al Governo il lasciapassare per delocalizzare. Sara' un Natale di lotta. Il Governo, a questo punto, scelga da che parte stare: con i lavoratori o con Marchionne?"ribadisce Pignatiello ,coordinatore del Pdci-federazione della sinistra.
Ma tutto finisce in queste parole tirate lì per colpire durante i servizi giornalistici,mentre nessuno si è presa la briga di andare direttamente a convocare i lavoratori ,senza la presenza di cariche esterne e spiegare loro come lottare e cosa fare per ottenere di nuovo la dignita’ di lavoratori rubata spesso dalla macchina capitalista,accompagnata dall’accondiscendenza dei partiti e dei sindacati sia di destra che di questa nuova pseudo-sinistra che nulla conserva delle basi rivoluzionarie e proletarie delle origini.
Io credo,oggi piu’ di ieri, che si sente la necessita’ di una svolta storica;assume sempre piu’ valore,e non è obsoleto,parlare di rivoluzione comunista e di classi sociali e nella rivoluzione comunista i lavoratori e i proletari hanno da perdere unicamente le loro catene;si deve tornare a parlare di rovesciamento del dominio borghese per reimpossessarsi dei mezzi di produzione che essi hanno accentrato nelle proprie mani e restituire così alla classe operaia quanto ha prodotto e quanto le è stato rubato durante il lavoro svolto per la classe capitalista.
A Termini Imerese,come in tante altre fabbriche,l’opeario ha venduto la propria forza lavoro tramite corrispettivo di un salario che si riduce alla copertura del fabbisogno e del sostentamento proprio e familiare.Finito il suo scopo il capitalista,butta via gli operai come merce obsoleta,ricreando le condizioni a lui piu’ congeniali in paesi ove puo’ di nuovo sfruttare la massa popolare.
L’Italia in particolare non si è ancora liberata da cio’ che il regime democristiano mise in piedi,ovvero quel movimento di parassitismo che ha visto molte attivita’ corporative,seppur deboli,legarsi allo stato per ricevere finanziamenti e quindi l’idea di un consorzio bancario che salvaguardi i colossi industriali in sfacelo,considerando le esigenze del padrone e non del lavoratore.E’ giunto quindi anche il momento di riunificare lo sciopero economico con quello politico,per riportare la massa verso un movimento atto al miglioramento delle condizioni di vita per elevarsi moralmente,intellettualmente e politicamente.La lotta di classe sara’ matura quando riuscirà a prendere nella politica l’elemento essenziale ovvero la struttura del potere dello stato;la mancata resistenza operaia precipitera’ gli stessi in uno stato di enorme miseria,quindi da questa dovra’ prendere le proprie basi di partenza la resistenza stessa.E’ auspicabile una riorganizzazione delle organizzazioni operaie e dei sindacati operai,per rendere il piu’ possibile “metodica e sistematica”la partecipazione del lavoratore alla rivoluzione e ai movimenti sovversivi dello stato di cose attuale.


11 commenti:

  1. Carissimo, grazie per la visita ed il commento lasciato da me, bel blog, mi piace. Se avessi 60 anni come me vedresti con meno ottimismo il futuro, ma è giusto che sia così altrimenti non resta che andarsi a rinchiudere in qualche monastero. Una sola notazione: ma come pensi si possa combattere la mafia, quando con sentenza passata in giudicato, la seconda carica istituzionale è stata condannata per reati mafiosi, quando il nano di Arcore nasconde (nascondeva) mafiosi nelle proprie scuderie, suvvia occorre cambiar qualcosa ed i modi son quelli che dici tu. A risentirci presto. Hasta siempre!

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  2. Caro compagno,noi meno maturi di voi,abbiamo bisogno anche dei vostri sogni e delle vostre idee per andare avanti...dammi dei ragguagli storici se ti va sul partito come è e come dovrebbe essere secondo te,sul movimento rivoluzionario da instaurare..uniamoci nella lotta tutte le generazioni.
    Grazie

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  3. Ciao carodue cose, prima: ho dato un'occhiata or ora da elenoir, hai proprio ragione, ma si sa i ragli dei somari non arrivano in cielo. Seconda e più importante, non posso esprimermi come vorresti pena l'oscuramento a buon intenditor...
    Hasta siempre!

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  4. Ciao Giò, ma perchè, che è successo?

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  5. Salvelox.
    Chiedo venia ma vorrei chiedere ad amonimus..su cosa, avrei ragione???
    Grazie Giovanni, scusa ma io saluto con un bel "AVE".

    Elenoir

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  6. aaaaaaaaaa...io vile, ho letto ora, mi ricordo del commento.
    scusa giovanni ancora.
    p.s non voglia di mettere tutto il blog, mi firmo dsa secoli con elenoir, son cosi famosa che anche i morti si ricordano di me.
    AVE.
    Elenoir

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  7. Cara Elenoir,hai troppa auto-stima di te.Credo che ti conoscano i quattro amichetti che girano nel tuo blog e poi basta.Ho saputo che ti piace istigare e fare illazioni,ma sai anche quelle devono essere sapute fare.A volte ho avuto diatribe,anche accese con gente di destra,ma anche loro argomentavano e proponevano idee diverse dalle mie,tu nn fai altro che offendere quindi nn posso neanche darti della fascista ,perche' nn sai cosa significa.Mi dispiace a me piacciono le persone che riescono a polemizzare ma nn quelle che sfogano frustrazioni a iosa credendosi giustificate anche di offendere una persona di 60 anni che aveva espresso una sua semplice idea.

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  8. ho letto e sofferto mentre leggevo.. commenti compresi.. non si tratta di destra o sinistra.. sono stata a fianco di persone che reputavo quasi eroi, espressamente di sinistra ma poi con disgusto vedevo che.. se potevano fregare, fregavano e.. ciò che piaceva loro era stare sul palcoscenico, di chi stava veramente male, o subiva ingiustizie se ne fregavano, a meno che.. parlandone non sarebbero finiti sotto i riflettori.
    tutto è egoismo.. in ogni posto e carica.. mentre ogni posto dovrebbe essere più una vocazione che un lavoro.. penso a quanto bene o male possono fare i sindacati (non le istituzioni ma le persone che ci lavorano).. ma si fa sempre il minimo..
    penso ad oggi.. ho visto persone a leggere online, ad ascoltare la tv sulle migliaia di morti ad haiti.. ma.. completamente fregandosene. é lì, è lontano.. che ha a che fare con noi? più che di politica sbagliata è una questione di umanità corrotta

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  9. Giovanni permettimi,
    Il mio blog è di sola lettura qui e da un altra parte si commenta, chi offende non sono io, ma voi. Grazie a Dio la mia testa è un'altra e non considero i vostri commenti tipo, vile, vigliacca ecc offese.
    Il mio commento sulle bandiere de Che e il mio commento all'amico tuo era ironico, ma la sua risposta NO. E siccome tu e i tuoi 4 pecorai finti comunisti, finti anarchici, finti perbenisti manco sapete dove sta l'ironia, puoi andare al diavolo e restarci per non dirti, povero comunistello permaloso del CAZZO, visto che elenoir offende e basta,
    ( questo sta nella tua mente piccola ), vai pure a quel paese che di voi poveracci ne faccio a meno visto che siete quadrati come un dado. Impara a prenderla da un altro lato e ricorda, testina, che ELENOIR attacca quando è istigata. P.s ora spettegolate in giro del mio commento, sui vostri blogghini che credete essere geniali, mi piace stare nella bocca della gente.

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  10. Piccola borghesetta di merda,che ti piace stare sulla bocca l'ho capito...anche quella degli altri.Che hai un blog di merda e gestito da una stronzetta sposata o amante di un fascistello che sa cosa fare della tua bocca l'ho capito anche...ora hai rotto i coglioni e dei tuoi commenti di merda nn ne parlo cn nessuno...tu vorresti questo ma hai sbagliato porta..qui è la casa di un vero comunista e quelle come te le mangia per contorno,perche' all'ignoranza unisci la stupida arroganza e il commento fatto dal mio COMPAGNO non era ironico ma dettato dalla frustrazione latente di una misera perbenista del cazzo...adesso vattene a cagare tu e la tua faccetta nera dell'abissinia...e ripeto nn sei nemmeno fascista perche' nn sai addurre discussioni neanche sul tuo blog...sei solo una figlia di papa' ,piena di arroganza e di tavole gia' imbandite...ti vedrei bene al grande fratello..ma chiusa per sempre li...!!!Adesso pulisciti la bocca che ancora puzza di latte.
    Hasta siempre stronza

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  11. Io ho grande difficoltà a commentare questo post non perchè io non abbia parole da spendere quanto perchè io non ho gli anni del tuo gentile commentatore ma devo dire caro Giovanni che ho perso comunque l'ottimismo e la speranza e mi chiedo se mai sarò una di quelle persone che potra' assistere, da protagonista o anche no, al cambiamento di tutto. Davanti a certe cose non so davvero come rapportarmi. Avrei idee in proposito ma meglio non esternarle qui essendo queste abbastanza dure e comunque lontane da quel modo pacifico e costruttivo con cui le cose si debbono risolvere. Sono consapevole che le mie idee sono abbastanza estreme e quindi taccio per ovvie ragioni e sopratutto perche' credo che da tutta questa merda non ci risolleveremo mai più.
    Non so se hai visto ieri il programma di Santoro sui fatti di Rosarno. La storia dello striscione contro la mafia fatto togliere durante la manifestazione ad alcuni ragazzi che volevano portarlo con loro. Fatto togliere perchè alcuni rosarnesi dicevano che non era un problema di mafia o andragheta che dir si voglia quanto di extracomunitari. Quella ragazzina intervistata ha dovuto dire che quello striscione non era mai esistito ma le immagini riprese da un giornalista prima e dopo hanno fatto vedere che non solo quello striscione c'era ma che quei ragazzi sono stati costretti a toglierlo e costretti sopratutto a dire una falsita'.
    Questo apparantemente non centra nulla con la storia di Termini Imerese ma invece cosi' non è. Siamo corrotti. L'umanita' è corrota. Non c'è via di scampo.
    Non esiste più il senso di se e la dignita', la difesa dei lavoratori anche di quei poveri cristi di colore di Rosarno costretti allo sfruttamento perchè scelta non ce ne è.
    Come gli italiani costretti a tutto perchè scelta non ce ne è.
    Come noi sardi buttati nel cesso e dimenticati da dio e dall'italia.
    Termini Imerese chiudera'. Io attendo che qualcuno si svegli dal torpore. Qualcuno, due, cinque, un gruppo.
    O i benpensanti e politici e i politicanti e i politicizzati e i mezzo mafiosi penseranno di far sempre quel cazzo che le pare?
    Ciao :)

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