venerdì 20 marzo 2009

Ratzinger all'Africa:No al condom

Incredibili ma non nuove. Sono le parole che Joseph Ratzinger ha pronunciato sull'aereo papale che lo portava in Camerun per una visita transcontinentale rivolta a tutta l'Africa e che ha come punto di diffusione del pensiero pontificio il cattolico presidente dello stato di Douala. Alla domanda dei giornalisti sui profilattici e sulla prevenzione che possono avere sullo sviluppo dell'Hiv nel continente nero, Ratzinger risponde letteralmente: " Non si può superare questo problema dell'Aids solo con slogan pubblicitari, non si può superare con la distribuzione di preservativi che, al contrario, aumentano il problema".
Lo strumento che "preserva" diventa per il papa uno strumento di impiccio, quasi un incentivo alla diffusione della malattia. Il magistero clericale, infatti, prevede note a margine che specificano le proprietà negative del preservativo e che sarebbero tutte poi condensabili nel suo uso-abuso che incentiverebbe l'azione amatoria e sessuale della popolazione. Insomma, troppo sesso al Vaticano non piace. Magari è possibile ridurre la quantità delle prestazioni mantenendo però un alto tasso di probabilità di contrarre il virus dell'Hiv anche con pochi rapporti.

E' un filone di pensiero, questo, che non ci consente di leggere nelle sue parole un minimo di sensatezza e di amore verso quella vita che il Vaticano proclama sacra, intangibile dall'uomo sin dall'embrione.
Eppure nell'Africa delle missioni anche cattoliche, ci sono religiosi che, vivendo la loro quotidianità in mezzo alle sofferenze di centinia di migliaia di malati di Aids, distribuiscono preservativi alle donne e agli uomini affinché prevengano la malattia e possano evitare, eventualmente, di trasmetterla ad altri.
Un aiuto piccolo ma necessario alla spaventosa diffusione dell'Hiv in Africa: in Sudafrica, Namibia e dintorni oltre il 25 - 30% della popolazione è stato contagiato. Non meno bene va anche nell'Africa Subsahariana, mentre si salvano solamente Libia, Tunisia ed Egitto (oltre alla zone dei Saharawi), dove praticamente l'infezione è a livelli europei.
In questo dramma frutto della povertà, frutto dell'impossibilità alla cura a causa del costo delle medicine, in questa pandemia che è sotto gli occhi di tutti, Ratzinger attacca quello che è un alleato sicuro contro l'espansione di un virus per il quale non è ancora stata trovata una cura definitiva, che lo escluda dai portatori di sicura morte.
Però, più tardi, il pontefice si corregge un poco e afferma che è sempre più necessario avere delle cure gratuite per i malati di Aids. Una via che già è stata adottata dal paese che lo ospita, quel Camerun dove da cinque lustri governo sempre lo stesso presidente, Paul Bya, un cattolico sul quale Roma sembra fare forte affidamento, perchè - sono sempre parole del papa - "la Chiesa è ben piazzata in Camerun".
Buon per loro. Ma il messaggio di contrarietà al condom è comunque sempre frutto di sentimenti etici e politici che sovrastano il bene o il male delle persone e che rispondono solamente alla conservazione della tradizione ecclesiastica e che, pertanto, non possono piegarsi a quel volere divino che include anche la sofferenza.
Dicendo quello che ha detto, il pontefice trasmette sensi di colpa, inibizioni e pregiudizi che si sommano alle già tante sofferenze degli africani. Le paure della chiesa, e le sue fissità tradizionaliste, sono peggio di una malattia, perché sono per milioni di persone il cammino su cui avviarsi per la salvezza, a costo di enormi sacrifici. Ma può la salvezza dell'anima passare per la contrazione dell'Hiv qui, nella vita terrena?
E' una domanda che i teologi aggirerebbero con argomentazioni e speculazioni di ore e ore. Ma resta, nonostante tutto, una domanda inevasa.

7 commenti:

  1. Sono certa che argomenterebbero per ore ma dovrebbero capire che davanti a questa piaga, la salvezza dell'anima forse dovrebbero metterla in panchina.(

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  2. Ma quale salvezza dell'anima, viviamo in un mondo andato a puttane fin dai tempi dei tempi.
    E più passa il tempo più la chiesa perde credibilità. L'uomo é ignorante per natura, l'intelligenza non é un dono ma una scelta di vita a cui troppe persone si sottraggono, e se é vero che l'uomo é figlio di Dio ed é stato creato a sua immagine e somiglianza...

    A buon intenditore poche parole:)Saluti

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  3. Io sono convinta che il Papa sia un uomo molto intelligente e colto, questo fa si che svolga il suo ruolo nel miglior modo possibile..
    ps..anche se credo che alcune volte lo faccia consapevole di dire cose non molto sensate..
    Ma non può fare a meno i dirle, gli spetta!

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  4. In linea di massima sono d'accordo con Isy.Il Papa fa in Papa e non può esimersi. Se si muovesse in altro modo comunque lo stopperebbero. Ma rimango dell'idea che di fronte a certe cose non esista dottrina che tenga.

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  5. E perchè mai il capo di stato del Vaticano dovrebbe dire certe cose? Spetta per caso a qualcuno dire delle stronzate colossali? Le stronzate non si dicono, quelle al limite si pensano e si esprimono durante una partita a scacchi o al bar dello sport, ma quando si è capi di stato o ci si erge a san pietro in terra forse prima di formulare dei concetti a tutto il mondo bisognerebbe tenere conto di varie cose. Joseph Ratzinger e tutta la chiesa vanno narrando la buona novella che la vita debba essere difesa. Bene. In genere non specifica quale vita è da intendersi quindi la vita di tutti. La vita quindi se può essere difesa con un preservativo è sempre vita da difendere o in quel caso bisogna ragionarci su? Bisogna ragionarci su. Perchè per gli uomini della chiesa niente è semplice e tutto è conseguenza di azioni peccaminose o no. Certo uno poco sano di mente e fuori dal mondo potrebbe anche dire ci si protegge dall'Aids semplicemente con la castita' che è quello che credo vadano dicendo tra le righe questi grandi signori illuminati. Fare all'amore non ha mai etichettato nessuno come peccatore, l'uso-abuso delle pratiche sessuali è cosa personale di ognuno. Qui si parla di morire per malattia, si parla di perdere la vita e se si perde la vita per una malattia ma vi è il modo di proteggersi da ciò quale è il motivo per cui a un signore chiamato Papa debba venirgli in mente di dire no a questo.? Per seguire una dottrina? E quale? Quella che difende la vita nel grembo quando vita ancora non c'è ma non difende quella di persone che respirano, che soffrono, che si nutrono semplicemente per altri motivi oscuri chiamati peccato o sesso o piacere o che?
    La religione è una grande ipocrisia. Gli uomini sono ipocriti. Ma davanti a vite umane niente è giustificabile. Niente è giusto pure se ce lo racconta con tanto amore finto un signore vestito di bianco che dovrebbe rappresentare il senso di amore verso il prossimo e invece è solo un signore travestito che non pensa quel che dice, forse, ma che lo dice solo perchè la dottrina glielo impone. La dottrina non esiste, se la sono inventata gli uomini hanno preso ciò che di puro e di buono c'era nell'insegnamento di quel figlio del falegname e ne hanno fatto quel che hanno voluto, correggendo e rivedendo a loro immagine e somiglianza il concetto di amore assoluto e creando quell'oppio, quella sostanza stupefacente che a tutti o a molti serve, chiamata religione che non ha niente a che vedere con il rispetto per la vita altrui, per il prossimo e per se stessi.
    Benvenuto in questo pazzo mondo di blogger.
    :)

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  6. Ho letto quanto da voi sopra citato:io rispetto ogni opinione ,ma certo non posso nn dar peso a parole dette dal papa in special modo davanti all'ignoranza di popolazioni lasciate appositamente nello sfacelo dal potere sia ecclesiastico che laico....credo che l'utilizzo del condom sia ,in ogni caso ,sintomo di culturizzazione e civilizzazione della gente...certo se poi ci si esprime,come lui ha fatto,contro l'omosessualita',quando non viene ratificato dalla chiesa il trattato per i diritti dei disabili,quando non viene depenalizzat l'omosessualita'..cosa vogliamo?questa è la cultura assurda e deleteria dei portavoce del cattolicesimo...
    X Celia:ho visto il tuo blog e non potendoti li rispondere ti dico che purtroppo per portar avanti idee stupende come quelle adottate dall'irs,ci vorrebbe un nuovo Antoni Simon Mossa e non so se effettivamente ad oggi ve ne sia uno in Sardegna...ciao ..grazie per il commento e spero di cominciar a capirci qualcosa di questi benedetti blog... :-)

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  7. Stai pur certo che si impara in fretta a stare in questo pazzo mondo, due click e si va avanti come un treno :)
    Per commentare sui blog di Tiscali come il mio nel senso che io ho le figurine attive, leggasi gli avatar dei blogger, non si necessita di un blog per commentare basta avere una casella di posta di Tiscali. Se ti va ovviamente altrimenti non importa, ci rispondiamo qui sul tuo blog. Che devo dire mi è subito piaciuto. Ho visto il colore nero, il mio preferito e quella frase di Jose Martì come sottotitolo e il tuo avatar con quel pezzo di stoffa al collo che racconta.
    Alla prossima
    :)

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