venerdì 22 gennaio 2010

Amore e morte


Gli occhi del buio,offuscati da nuvole rosso-grigio e sempre piu' paurosamente tetre,sembrano parlarmi;il fumo di una Lucky Strike Silver sembra ricreare davanti a me lo stesso effetto,rendendo gotiche un insieme di immagini che di giorno tutt'altro sono che meste.

Lei è lì,davanti a me ,appoggiata,anzi seduta scompostamente vicino al muro limitatorio della terrazza.

Il pub,i Bauhaus,gli acidi ci avevano tarsportato insieme in una casa poco distante,ove lei viveva da sola in attesa di altre ragazze studentesse del primo anno di medicina,che iniziavano le lezioni una settimana dopo lei;mi aveva fatto adagiare su un divano rosso porpora con un tavolino in vetro davanti, ove stava appoggiato un testo inerente fisiopatologia e tecniche di non so spiegare cosa;vidi una foto dove stava abbracciata con un ragazzo ,felicemente tristi nei loro finti sorrisi e capii che quello doveva essere il suo fidanzato.

Mi portò un bicchiere di Coca-Buton,mentre lei preferiva crearsi miscugli di roba varia che chiamava cocktail.

Era il mondo a girare intorno a noi,mentre le menti si perdevano nell'assolo infinito di "In a gadda da vida",che usciva fuori da un Lp,messo su uno stereo primex,scassato ma funzionante;sesso,alcool,vomito e sonno e di nuovo dall'inizio,facendoci sempre piu' male;riguardai quella foto e lei che si muoveva su di me in estasi,strafatta e gaudente;la rabbia nei miei occhi e fremiti mi attraversarono il corpo;non so che sembianze stava assumendo davanti ai miei alterati sensi ma non mi piaceva;mi alzai di colpo,facendola cadere a terra,mi ci sedetti sopra e affondai le dita alla gola;poi mollai la presa ma cominciai a riempirla di pugni sino a farla svenire:

Ora lei era lì,davanti a me,sconvolta,incredula,senza forze ed io come un dio a guardarla,giudicarla e a infliggerle la giusta punizione per il suo tradimento;la fissavo e lei anche,con paura e ansia;mi avvicinai accarezzandola,mentre delle lacrime le scalfivano il viso.

Soffriva,mi implorava di lasciarla stare ed io dall'alto del potere auto-conferitomi decisi:il movimento fu velocissimo e secco,il suo collo cadde sulla spalla,ipotonico,mentre la morte venive a prelevare colei che aveva trasgredito,portandola con se' lontana da ogni altra tentazione.








2 commenti:

  1. mi hai fatto ricordare la notizia di cronaca di questa settimana del coniuge donna, 150 peso in kg, seduta sul consorte uomo 55 kg per ucciderlo...
    certo, qui è tutto moooolto più poetico :)

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  2. il ritmo incalzante che hai utilizzato rende avvincente la lettura, leverei "Ove" che fa d'antan....
    mi chiedo però, il senso del racconto, si evince un delirio di onnipotenza immovitato ed inaspettato, avrei accennato ad un profilo psicologico di della voce narrante, sembra sospeso in un nulla paradossale...
    :)
    hai pubblicato un libro vedo, complimenti

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